? Al Lago di Castel Gandolfo/Albano con le parole di Friedrich J. L. Meyer.
“Il lago non vi sorprenderà per la sua estensione ma le sue sponde ridenti e pittoresche sapranno attirarvi e trattenervi. L’occhio non può abbracciarne il contorno e scoprirne tutte le bellezze. La sua forma irregolare, la catena di colli che lo circondano e che producono un vino paragonato dagli antichi romani allo stesso Falerno, è interrotta dagli aggetti di grandi masse di roccia. Guardate questo lago nel momento in cui lo hanno sì spesso dipinto Hackert e Moore, il celebre paesista inglese; quando cioè i raggi dorati del sole al tramonto si fondono col colore verdastro delle acque e i vapori azzurri della sera, che si stendono sulla superficie del lago e sulle sue sponde, danno al quadro la tinta più armoniosa. Già cade sulle acque l’ombra della sera che ancora gli ultimi raggi illuminano la sommità delle colline e imporporano la piramide maestosa di Monte Cavo su in alto, in fondo alla scena”